Le fontane di Pieve
Sono dislocate in piazzette, slarghi, crocevia; più o meno antiche o addirittura recenti.
Col loro fresco e musicale getto d’acqua accolgono ancor oggi i passanti e coloro che vogliono abbeverarsi e rinfrescarsi presso di loro. Qualcuna delle antiche fontane ha lasciato il posto a un forse necessario, ma anonimo e piuttosto triste “parcheggio”. Le venerande sopravvissute conservano un’aria al contempo agreste e signorile.
PERCORSO DELLE 10 FONTANE VISTO DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA PRIMARIA
Noi ragazzi di 4° e 5° elementare il giorno 14 febbraio 2012, abbiamo attraversato il centro storico di Pieve Tesino, con la mappa per scoprire le fontane.
Siamo partiti davanti all’ufficio della PRO LOCO quindi siamo passati davanti al municipio in Piazza Buffa Giovanni Schievano, poi davanti alla banca e all’ufficio postale. Di seguito abbiamo imboccato in salita Via Tullia Rio, abbiamo costeggiato il cimitero e abbiamo raggiunto la chiesa.
In Via Fratelli Pellizzaro, abbiamo trovato la 1° fontana costruita in granito, contiene 1690,71 litri d’acqua.
Abbiamo percorso Via Battaglione Feltre dove c’è il lavatoio di cemento che è stato costruito nell’anno 1950 e contiene 2956,304 litri d’acqua.
Da li siamo scesi lungo un viottolo in Via Guglielmo Marconi e siamo andati vicino a una fontanella di granito che raccoglie 175,968 litri d’acqua, costruita recentemente;
successivamente abbiamo trovato una fontana tra via Luciano Gioseffi e via Trieste essa contiene 2024,88 litri , è stata realizzata con il marmo e la sua acqua è più calda delle altre perché è tutta esposta al sole.
Ci siamo quindi incamminati in discesa per una stradina e abbiamo trovato un’altra fontana.
Poi ci siamo diretti verso la parte ovest del paese dove abbiamo trovato un’altra fontana sul lato nord della quale sono scolpiti 4 serpenti, due per parte e un cuore al centro. E’ stata costruita nel 1891, probabilmente con la pietra del Monte Silana.
Abbiamo continuato verso il “vaon” dove c’è una fontanella costruita di recente accanto al Museo De Gasperi, poi, attraverso una scalinata coperta che si trova tra 2 abitazioni siamo giunti in Via Eugenio Franceschini.
Eccone un’alta: proprio dove sbuca l’acqua è scolpita una faccia con i capelli ricci, sulla parte anteriore è incisa la data 1948 e 2 rombi; la fontana contiene 832,65 litri d’acqua.
In via 30 Maggio abbiamo trovato un altra fontana che può contenere 1948,8 litri d’acqua , è di cemento.
Infine abbiamo raggiunto Piazza Maggiore dove c’è la fontana più bella; costruita nell’anno 1775, ristrutturata nell’anno 1925. Sulla colonna centrale è disegnata un’aquila con una corona: il simbolo del Tirolo. L’acqua sgorga da 4 getti. Un tempo, dalla sfera posta in cima alla colonna usciva un altro getto d’acqua. Essa ha forma ottagonale.
Da quest’ultima fontana ci siamo avviati e siamo ritornati a scuola.