Itinerario 24 - SENTIERO NATURALISTICO DI MONTE MEZZA
Passeggiata alla scoperta del mondo magico del carsismoUna stupenda passeggiata nel mondo magico del carsismo, dove l’acqua ha disegnato nelle rocce irripetibili forme. Si segue un sentiero didattico-scientifico che consente un diretto contatto visivo e tattile con queste forme, che sorprenderanno per la loro diffusione. Infatti, non sono limitate solamente all’area lungo la quale si sviluppa il tracciato, ma diffuse su tutto il versante, dove sono in gran parte nascoste e mascherate dalla copertura vegetale. Inoltre, in alcuni tratti, il sentiero è appena tracciato, per mantenere l’ambiente il più naturale possibile.
L’itinerario, nella sua completezza è abbastanza faticoso, sia per la lunghezza (3 km la salita, 4,5 la discesa), che per il dislivello (400 m). Tuttavia, percorrendo solamente il primo tratto si dimezza lunghezza e dislivello.
Lungo il percorso sono state installate 10 bacheche, per far conoscere la natura delle forme carsiche e le caratteristiche geologiche dell’area. Al termine della salita si possono visitare anche alcune gallerie della prima guerra mondiale, conosciute con il nome di “Tre Stoi”. Due punti sosta panoramici, con una spettacolare visione della sottostante Valsugana e delle pareti settentrionali dell’Altopiano di Asiago, consentono di spiegare, in un contesto regionale, l’evoluzione geologica della zona.
Si parte in prossimità dell’ex Rifugio Monte Mezza (1), che si raggiunge in auto dal paese di Cinte. Dal parcheggio all’inizio del paese, seguendo la strada per Monte Mezza, dopo 2,3 km, incrociato un capitello, si devia a sinistra, proseguendo per altri 800 m fino al termine della strada asfaltata.
Qui, una prima tabella illustra le caratteristiche del percorso. Si segue la strada forestale fino ad un bivio prendendo il sentiero che sale sulla sinistra (2). Dopo una salita di 500 m, in comune con il sentiero SAT 395, si raggiungono le prime emergenze carsiche, che accompagneranno l’escursionista lungo tutto il percorso (3). Si inizia con una dolina e delle “canne d’organo” per arrivare ad un primo “labirinto”, poi si trovano alcune interessanti forme che possono stimolare la fantasia delle persone, per terminare, dopo un “canyon”, e 600 m dal punto 3, sulla strada forestale (4). Da qui, scendendo sulla sinistra, si può anche rientrare al punto di partenza.
Riprendendo invece il percorso, ci si immerge nuovamente nelle forme carsiche arrivando, prima ad uno spettacolare punto panoramico sulla sottostante Valsugana ed i monti dell’Altopiano d’Asiago, poi alle caverne militari della prima guerra mondiale, termine della salita (1700 metri dalla strada forestale) (5).
Da qui inizia il percorso di rientro che, in 4,5 km, riporta alla partenza. Seguendo la strada forestale, dopo qualche centinaio di metri si incontra, sulla sinistra, in prossimità di una caverna della Grande Guerra, una deviazione, che consente di risalire il versante fino ad un punto di sosta panoramico, da dove ammirare la Valsugana e lo strapiombante versante meridionale di Monte Mezza.
Ritornati sulla strada forestale, dopo qualche decina di metri, si trova sulla destra un abete bianco, considerato il più vecchio della zona e datato 150-180 anni.
Arrivati al Col delle Bagole (6) si prosegue sulla destra, sempre per la strada forestale, fino a ritornare al punto di partenza incontrando, poco prima dell’arrivo, i resti di una vecchia calcara, una struttura per ricavare la calce.
Percorso per persone allenate
Percorso ad anello: SI
Tempo di percorrenza: 3-4 h
Dislivello: +400 m/–400 m
Lunghezza: 7,5 km