A est del Paese, sulla sommità di un colle morenico, si erge la Chiesa di San Sebastiano, risalente al 1479 in assolvimento del voto contratto dalla popolazione della Valle ai Santi Sebastiano e Fabiano che avevano tenuto lontano la peste bubbonica. L’edificio venne ingrandito nel 1717 con il rifacimento e l’ampliamento della sagrestia; nel corso dello stesso secolo fu realizzato anche il dipinto ad olio su intonaco della navata. Tra il 1881 e il 1885 avvenne un’importante opera di ampliamento che interessò l’intera struttura ed anche il colle circostante. Sempre nell’anno 1881 i Tesini ebbero l’idea di dare vita ad una Società di Abbellimento che aveva come scopo di rendere boscoso il colle. Nel 1925 lo Stato italiano decise di riconoscere questa Società come la prima Pro Loco d’Italia ed ancora oggi questa associazione è sull’Albo D’oro.
Risalgono a questi anni i nuovi dipinti dell’interno, l’innalzamento del campanile con il nuovo tamburo ottagonale con cupola a cipolla e la sistemazione della via d’accesso con le adiacenti stazioni della Via Crucis.
Stucco decorato e finto marmo ingentiliscono l’interno della chiesa. Le due cappelle laterali si aprono con due stili differenti: quella di sinistra con un’arcata a tutto sesto e quella a destra con un arco a sesto ribassato. Il pavimento è realizzato con mattonelle di cemento di colore bianco e nero.
Il colle è un bellissimo parco e il viale d’ingresso che porta alla chiesa dalla sua base è abbellito da due statue che rappresentano Sant’Antonio da Padova e San Francesco, detti affettuosamente dalla popolazione i Popi, risalenti al ‘700, oltre all’interessante ed artistica Via Crucis.
Sulla sommità, nel mezzo del prato antistante la chiesa detto “La Rotonda”, una fontana esagonale rallegra con i suoi zampilli la pace e la tranquillità del luogo. Dopo un breve percorso che porta al belvedere si può si gode una splendida vista su tutta la Conca.