Itinerario 18 - CONOSCERE CINTE TESINO
Passeggiata alla scoperta di Cinte TesinoCinte, il più piccolo dei tre paesi del Tesino, con oltre 100 masi diffusi sul suo territorio, è quello che offre il panorama più bello.
Il primo nucleo abitato sorse probabilmente in concomitanza dell’insediamento del castrum romano a Castello, mentre le prime notizie storiche risalgono al 1479, con la costruzione della chiesa di San Sebastiano a Pieve. Nel 1533 si ha notizia dell’esistenza di una chiesa, mentre nel 1876 gran parte del paese venne distrutto da un incendio. Dei tre centri della valle è quello che ha maggiormente conservato le caratteristiche originarie, mantenendo una sua spiccata originalità, non solo architettonica. Gli abitanti di Cinte, infatti, a differenza di quelli di Castello e Pieve che si sono sparsi nel mondo dedicandosi al commercio delle stampe, sono stati gli unici ad emigrare, sin dal secolo scorso, come “moleta”, l’arrotino ambulante, al quale è dedicato un interessante museo.
Moleta deriva da mola, la pietra che serviva per affilare gli attrezzi da lavoro: coltelli, forbici ed asce. Iniziarono a muoversi per l’Italia, inizialmente spingendo uno speciale carretto, che velocemente si trasformava nel loro laboratorio, dove la mola veniva fatta girare con una manovella o con dei pedali. Successivamente, iniziarono a spostarsi con la bicicletta, che consentiva trasferimenti più lunghi e veloci, adattata a trasportare la mola. Lo spostamento di una cinghia permetteva, pedalando, di farla girare velocemente per meglio affilare le lame. Nel museo del paese sono esposti arnesi che mostrano questa evoluzione, con foto e documenti che attestano la vita di questi girovaghi ed il loro attaccamento alla terra di origine.
Partenza dal parcheggio all’entrata del paese. Si scende per via del Pertegante, fino ad incontrare sulla destra una bella fontana a forma regolare, con la tipica colonnina centrale e quattro fontanelle.
Sulla destra un buio ed interessante portico, che si attraversa sbucando su uno stretto viottolo che conduce alla Chiesa di San Lorenzo. Si suppone che essa risalga all’ultimo decennio del ‘400, poi ricostruita nell’aspetto attuale dopo l’incendio del 1876. Caratteristico il possente campanile a base quadrata, staccato di qualche metro dalla chiesa. La facciata principale è abbellita da un altorilievo in maiolica di San Lorenzo che viene martirizzato su una graticola. La chiesa, con numerosi stucchi, ha un’unica navata con il soffitto a botte; l’altare maggiore è in marmo bianco con rifiniture e gradini rossastri e un caratteristico tabernacolo del 1753.
Sull’adiacente piazzale il Museo del Moleta, che merita certamente una visita. Si scende per la scalinata, arrivando in via Don Dal Monego, proseguendo poi sulla destra. Si supera il Municipio, arrivando ad una terrazza panoramica, con una bella vista sulla valle e dalla quale si possono raggiungere alcune passeggiate descritte in questo libro.
Si prosegue sulla sinistra per via della Redenzione, fino al primo slargo, dove si scende sulla destra, tenendo subito dopo ancora la destra per via Al Ponte. Fatti pochi metri si percorre a sinistra, sotto i numeri civici 17 e 19, un sottopassaggio. Da qui, seguendo sulla destra la Strada al Grigno, si raggiunge un lavatoio, dove il panorama si allarga dal monte Silana alla forcella Regana, ai monti Agaro, Coppolo, Picosta e Celado, con l’abitato di Castello.
Dopo pochi metri si lascia sulla destra la Strada al Grigno, arrivando alla piazza Maria Teresa d’Austria e, all’altezza di una rosa dei venti disegnata sul selciato, si attraversa un sottoportico per tornare, dopo aver attraversato via Fontana da Polonia e scesa una gradinata, nuovamente in Strada del Grigno. Si prosegue fino in Piazza delle Antiche Fonti dove, dietro le fontanelle, in un antro si trova un vecchio lavatoio.
Si risale verso il centro del paese e sulla destra, all’altezza di una fontana, un altro portico con una scalinata che porta in via I° Maggio. Si prosegue fino ad uno stop, dove si gira a sinistra per tornare in via del Pertegante che, in breve, conduce al parcheggio dove è iniziato il percorso.
Percorso adatto a tutti
Percorso ad anello: a piacere
Tempo di percorrenza: vario
Dislivello: –
Lunghezza: a piacere